Anffas onlus Ortona: progetto “CittAbilità”

L’Anffas onlus Ortona, su indicazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, sta realizzando il Progetto denominato “CittAbilità”.

Il Progetto, approvato dalla Regione Abruzzo L.R. 95 N.95, si propone di realizzare una Guida per persone con disabilità, in formato “facile da leggere” che riporterà una serie di informazioni sui servizi sociali e sociosanitari dell’EAS ortonese dove sarà distribuito. La presentazione della Guida con i risultati finali avverrà nel mese di maggio 2014.

La Guida, che ha carattere innovativo, è realizzata seguendo il metodo “easy to read” (all’interno del progetto Pathways per la creazione di percorsi per l’apprendimento permanente di adulti con disabilità intellettive). Anffas onlus Nazionale è partner italiano di questo progetto europeo che, coinvolgendo nove paesi, è promosso da Inclusion Europe e cofinanziato dall’agenzia per l’educazione, gli audiovisivi e cultura dell’unione Europea.

Il metodo Easy to Read traduce l’informazione in informazione facile da leggere e da capire per tutti. Ma la vera novità è il coinvolgimento delle stesse persone con disabilità alla stesura del documento. Il metodo Easy to read infatti, utilizza delle linee guida che il nostro staff, formato e coadiuvato da anffas nazionale,applicherà nelle varie tappe della stesura.

L’articolo 9 della Convenzione Onu sui Diritti delle persone con disabilità dice che le persone con disabilità hanno diritto a ricevere informazioni accessibili per evitare il rischio di esclusione, vanno aiutate a fare le loro scelte e a prendere le loro decisioni.

Cittabilità è realizzato con la collaborazione dell’Ente d’Ambito Sociale, Anffas Nazionale, Consultorio AGE, Anffas Regione Abruzzo, Anffas onlus Pescara, Anffas onlus Giulianova ed CSV di Chieti

 

9 DICEMBRE 2013. SECONDO SEMINARIO DEL PROGETTO: “ LA SESSUALITA’ NELLA DISABILITA’: UN DIRITTO”

locandina9.12.2013

9 DICEMBRE 2013 SALA TINOZZI PROVINCIA PESCARA

SECONDO SEMINARIO DEL PROGETTO:

 LA SESSUALITA’ NELLA DISABILITA’: UN DIRITTO

 

Anffas Onlus Pescara, Associazione Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, sta realizzando  un progetto dal titolo “LA SESSUALITA’ NELLA DISABILITA’: UN DIRITTO”, approvato dalla Regione Abruzzo ai sensi  della L.R. 95/95 .

Anffas Onlus, nel suo lavoro di tutela delle persone con disabilità,  prendendo come punto di riferimento la convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilitàmette in evidenza in questo progetto uno dei punti della stessa : il dirittoall’autodeterminazione, alla libertà di scelta e partecipazione in tutti gli ambiti della vita della nostra società, nel pieno rispetto di una crescita personale che porti ad una inclusione sostanziale.

In quest’ottica il  progetto  è sperimentale, in quanto modifica la prospettiva: saranno le persone con  disabilità intellettiva e/o relazionale, che da oggetto diventeranno soggetto  di informazione parlando in prima persona delle problematiche relative la sessualità, esprimendo i propri punti di vista, le emozioni e l’immagine che hanno di se rispetto all’argomento proposto.

Nel progetto, oltre alle persone con disabilità, saranno coinvolte:

 

–       le famiglie: per confrontarsi, riflettere, comprendere ed essere preparate ad affrontare e gestire anche situazioni impreviste. Saranno coinvolte  anche le famiglie giovani con bambini con disabilità, perché molto spesso la sessualità è un aspetto  trascurato dai progetti educativi riguardanti l’infanzia.

–       gli operatori (psicologi, educatori,operatori del sociale e del sanitario) che condividono il tempo e lo spazio con persone con disabilità al fine di poter riflettere anche sul senso del proprio ruolo, all’interno della dimensione della relazione di aiuto e di cura.

Al  progetto parteciperanno   organizzazioni culturali, sanitarie, istituzionali e pubbliche affinché si tenga conto della complessità di un argomento che coinvolge la persona in tutte le dimensioni della vita, non solo personale, ma anche appunto, sociale e sanitario:

·         l’università G. D’Annunzio parteciperà con un seminario sul tema che coinvolgerà oltre agli studenti universitari, le famiglie, le persone con disabilità, le associazioni, gli operatori e chiunque sia interessato all’argomento.

·         il consultorio come organo di servizio socio sanitario rivolto a tutti i cittadini che interverrà per le sue competenze al fine di condividere, conoscere e far conoscere le esperienze sul tema della sessualità delle persone con disabilità.

·         Rai 3 con un servizio della giornalista Angela Trentini sul tema

·         Consorzio degli autonomi enti a marchio Anffas La Rosa Blu conprofessionisti esperti,  figure di spicco a livello nazionale, che attraverso la loro esperienza e studi nel settore, interverranno in incontri rivolti alle persone con disabilità, alle loro famiglie , alle associazioni interessate ai professionisti del settore e all’intera cittadinanza.

·         Le scuole attraverso la diffusione a mezzo manifesti e circolari interne nei loro istituti, degli scopi progettuali e degli incontri tematici,  rivolta in particolare alle famiglie degli studenti con disabilità e agli insegnanti.

Inoltre, hanno aderito al progetto:

·         Comune di Pescara,

·         Centri servizi per il volontariato di Pescara, Chieti e Teramo

·          Istituto tecnico statale “Tito Acerbo” e Liceo Statale “G.Marconi” di Pescara,

·         Associazioni regionali: Percorsi, Cosma e A.R.D.A. – Associazione regionale down Abruzzo

·         Comunità L.A.A.D. onlus

·         C.I.P.A. onlus Sulmona

·         Associazioni: Aism  Pescara ,  Abitare insieme, Abilbyte onlus;

·         Anffas onlus nazionale, Anffas Regione Abruzzo e le Anffas di Ortona, Giulianova, Martinsicuro, Avezzano, Senza Barriere – Anffas Onlus Teramo.

Il progetto prevede la realizzazione di 4 seminari tematici e un convegno finale

IL PRIMO DEI SEMINARI SI E’ TENUTO LUNEDI 18 NOVEMBRE 2013 PRESSO L’AUDITORIUM DEL CAMPUS UNIVERSITARIO DI CHIETI DALLE 9.30 ALLE 12.30 ED HA VISTO UNA COSPICUA PARTECIPAZIONE DA PARTE DEGLI STUDENTI DELL’ATENEO, DELLE ASSOCIAZIONI E DELLA CITTADINANZA.

 

IL SECONDO SI TERRÀ LUNEDI 9 DICEMBRE PRESSO LA SALA TINOZZI DELLA PROVINCIA DI PESCARA DALLE 9.30 ALLE 12.30.

 

I RESTANTI SEMINARI CON DATA DA DEFINIRSI.

RIFORMA DELL’ISEE, ANFFAS ONLUS: “NON BASTA FARE PROPAGANDA” MOLTI I PUNTI NEGATIVI PER LE PERSONE CON DISABILITÀ

anffas-onlusCOMUNICATO STAMPA

Anffas Onlus

Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale

RIFORMA DELL’ISEE, ANFFAS ONLUS: “NON BASTA FARE PROPAGANDA”

MOLTI I PUNTI NEGATIVI PER LE PERSONE CON DISABILITÀ

“Il testo approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, anche se da una prima lettura, evidenzia molti punti negativi. Il nuovo Isee rischia di colpire ulteriormente le persone con disabilità” così si pronuncia Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas Onlus.

 “Le preoccupazioni e le perplessità segnalate più volte agli organi competenti, anche unitamente alla Fish, si sono dimostrate fondate” prosegue Speziale “Infatti, quasi nessuna delle proposte di miglioramento è stata recepita”.

“Rimaniamo contrari all’inserimento nel calcolo dell’Indicatore della Situazione Reddituale degli importi derivanti dalle provvidenze economiche erogate in favore della persona con disabilità (ad esempio, l’indennità di accompagnamento, di natura meramente risarcitoria). A nostro avviso è del tutto mancata la volontà politica del Governo in carica di riformulare la norma che ha generato la riforma dell’ISEE per evitare di inserire nel calcolo dei redditi ciò che reddito non è e mai potrà esserlo”.

“Altrettanto negativamente aggiunge “rileviamo come sia rimasta invariata la norma relativa al nucleo familiare “ristretto” in relazione alla fruizione di prestazioni sociosanitarie per l’età evolutiva. Tale disposizione riguarda, infatti, solo le persone maggiori di etànon è stato quindi preso in considerazione l’emendamento da noi proposto che avrebbe evitato che due persone con disabilità, una minore di età e l’altra maggiore di età, frequentanti il medesimo servizio e con le medesime condizioni economiche,concorressero alla spesa in maniera differente. La riforma prevede, infatti, chenel caso di un minore con disabilità si faccia riferimento all’ISEE familiare e non all’ISEE individuale. Una disposizione assurda e illogica. E’ decisamente poca cosa quanto previsto all’art. 4m, che dispone solamente importi di franchigia maggiori in caso di presenza di minori con disabilità media, disabilità grave o in situazione di non autosufficienza. Su tali definizioni, peraltro, non si comprende come le stesse si collochino nell’attuale sistema di accertamento e di definizione della condizione di disabilità”.

Prosegue Speziale: “Ulteriore e forse più delicato punto, è quello relativo alla discrezionalità delle Regioni. All’art.2, comma 1, del decreto, infatti, viene indicata la frase “…fatte salve le competenze regionali in materia di normazione, programmazione e gestione delle politiche sociali e socio-sanitarie e ferme restando le prerogative dei Comuni.”.

Questo, oltre ad essere stridente con il fatto che l’ISEE rappresenta livello essenziale e quindi dovrebbe essere omogeneamente applicato su tutto il territorio nazionale, rischia di determinare l’ennesima torre di Babele e l’innescarsi di inevitabili ricorsi in sede giudiziaria”.

Conclude il presidente: “Ancora una volta, un provvedimento che doveva introdurre criteri di maggiore equità e trasparenza rischia di diventare l’ennesima clava che si abbatte sull’esigibilità dei diritti delle persone con disabilità e dei loro familiari ed un forte limitare dell’accesso alle prestazioni sociali agevolatecon buona pace dei processi di inclusione sociale. Per questo motivo, ci apprestiamo a costituire un osservatorio volto a monitorare gli effetti dell’applicazione della riforma dell’ISEE, i cui risultati saranno puntualmente resi noti”.

 

Leggi il  testo di approfondimento sul DPCM redatto da Anffas Onlus

APPROFONDIMENTO_APPROVAZIONE_ISEE_ANFFAS_ONLUS_3dic.13

                                                                                                                                                                                                                                                                                      Roma, 4 dicembre 2013

 

Area Comunicazione e Politiche Sociali

Anffas Onlus

Responsabile

Dott.ssa Roberta Speziale (cell. 348/2572705)

Tel. 06/3212391/15

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3 DICEMBRE 2013: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITA’. AAA CERCASI ALLEATI PER USCIRE DALL’INVISIBILITA’

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Anffas Onlus

Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale

3 DICEMBRE 2013: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITA’

AAA CERCASI ALLEATI PER USCIRE DALL’INVISIBILITA’

Rompiamo le barriere, apriamo le porte: per una società inclusiva e uno sviluppo per tutti”, questo il tema della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità 2013, evento istituito dall’ONU nel 1981 in occasione della proclamazione dell’Anno Internazionale delle Persone Disabili con l’obiettivo di promuovere la piena inclusione delle persone con disabilità nella comunità globale.

Anche quest’anno si parla di barriere da rompere e porte da aprire, nonostante siano passati ormai quasi dieci anni dalla nascita della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità, e nuovamente l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha evidenziato come sia impossibile raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio senza avere la piena inclusione sociale delle persone con disabilità.

La Giornata vuole cercare di accrescere nell’opinione pubblica la consapevolezza in merito alla disabilità cercando di porre la questione dell’accessibilità come problema di sviluppo globale e trasversale così da riuscire a rimuovere tutti i tipi di barriere per realizzare la piena e paritaria partecipazione delle persone con disabilità nella società.

Anffas Onlus desidera celebrare la Giornata lanciando un forte e chiaro appello: la ricerca di nuove alleanze per fare in modo che le persone con disabilità e le loro famiglie escano dall’invisibilità.

“Ancora una volta ci troviamo a celebrare il 3 dicembre” spiega Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas Onlus “e ancora una volta dobbiamo constatare che siamo molto lontani dal raggiungere la piena inclusione sociale delle persone con disabilitàdato che la loro vita e quella delle loro famiglie è sempre costellata di discriminazioni e costantemente relegata all’invisibilità”.

“Le condizioni di vita, le storie, i numeri, i volti delle persone con disabilità, specie intellettiva e/o relazionale, e delle loro famiglie, pur rappresentando parte integrante, ricca e piena di risorse della società, sono sempre condannate a restare nell’ombra, lontane dagli occhi e dalle coscienze della politica e delle istituzioni, del mondo della comunicazione e dell’informazione, dellacomunità tutta”.

“Siamo relegati, con la complicità dei mezzi di comunicazione, ad essere invisibili” prosegue Speziale “e ciò si concretizza poinell’assenza di presa in carico da parte delle Istituzioni e nella totale mancanza di politiche serie che ci restituiscano dignità e diritti, adeguata qualità di vita, parità di opportunità ed inclusione sociale, e nella negazione del nostro diritto alla partecipazione, il tutto nella piena indifferenza generale. Eppure ci siamo! E siamo in tanti e abbiamo voci, vite, storie, cose da dire e da raccontare, cose da chiedere, ma anche e soprattutto da dare”.

“Per questo motivo” conclude il Presidente “lanciamo un appello per cercare nuovi alleati che vogliano partecipare alla nostra sfida per uscire dall’invisibilità: nelle istituzioni, nel mondo dell’informazione, nella collettività in generale. Basta chiederlo e saremo ben lieti di collaborare.

Noi siamo pronti – ormai da anni – a raccontarci e a raccontare, ma la domanda vera è: chi ci vorrà ascoltare?”.

                                                                                                                                                                    

                                                                                                                                                                                                                                            Roma, 3 dicembre 2013

 

 

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CAMBIAMENTO E INCLUSIONE: QUESTE LE PAROLE D’ORDINE PER LA TUTELA E IL RISPETTO DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ.

COMUNICATO STAMPA

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Anffas Onlus

Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale

 

CAMBIAMENTO E INCLUSIONE: QUESTE LE PAROLE D’ORDINE PER LA TUTELA E IL RISPETTO DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

LE RIFLESSIONI DEL CONVEGNO NAZIONALE ANFFAS ONLUS: “NESSUNO È PIÙ DISPOSTO AD ESSERE SPETTATORE. IL MONDO DELLA DISABILITÀ VUOLE ESSERE PROTAGONISTA ATTIVO”

Chi deve raccogliere la sfida dell’inclusione sociale? Chi si sente chiamato in causa dal nostro metterci in gioco? C’è il rischio di una forbice tra noi e le istituzioni politiche, il mondo scientifico, i media e il terzo settore?

Queste sono le domande poste dal moderatore Marco Bollani all’apertura della seconda giornata dei lavori del convegno nazionale Anffas “La visione inclusiva nei servizi per le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale” – svoltosi a Roma il 28 e 29 novembre 2013.  Gli interrogativi hanno preso origine dai workshop della prima giornata portando a dellenuove riflessioni questioni oggetto del dibattito della tavola rotonda conclusiva dell’evento a cui hanno partecipatoRoberto Speziale, presidente nazionale Anffas Onlus, Riccardo Bonacina, presidente e direttore del magazine Vita, Pietro Barbieri, presidente Fish e portavoce Forum Terzo Settore, Emilio Rota, presidente Anffas Lombardia, Luigi Croce, presidente comitato scientifico Anffas Onlus, Nina Daita, responsabile ufficio politiche per la disabilità della CGIL, Giorgio Dossi, presidente Erickson, e Matilde Leonardi, responsabile SOSD neurologia, salute pubblica e disabilità della Fondazione IRCCS istituto neurologico Carlo Besta di Milano.

Alla base dei workshop, la ricerca-azione sostenuta dalla Fondazione Nazionale Anffas Onlus “Dopo di Noi” e daAnffas Lombardia – condotta con il supporto scientifico del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università di Bergamo – che oltre ad aver prodotto uno strumento di autovalutazione concernente le possibilità inclusive dei servizi Anffas, ha anche portato alla luce dei punti chiave da cui partire per promuovere con ancora più forza la lotta per i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, così come ha evidenziato Pietro Barbieri: “La ricerca Anffas è uno strumento utile per restituire protagonismo alle persone con disabilità poiché sono stati gli operatori a certificare lo stato attuale delle condizioni delle persone con disabilità, uno stato che non riconosce la loro partecipazione e autonomia.

La ricerca evidenzia la necessità di cambiare i servizi nell’ottica di garantire i diritti, il progetto individuale e tanto altro e rappresenta la capacità del terzo settore ad interrogarsi, analizzarsi e confrontarsi  per essere costante promotore di cambiamenti”.

Anche Roberto Speziale ha sottolineato sin da subito la gravità della situazione attuale: “A chi interessa la condizione della qualità della vita delle persone con disabilità? A nessuno. Non allo Stato, non alle istituzioni, così come dimostra anche la recente legge di stabilità che nei fatti non prende in considerazione il piano biennale di azioneapprovato durante la conferenza nazionale sulla disabilità tenutasi a Bologna nel luglio scorso”.

“Se questa è la situazione attuale” ha continuato “vuol dire che anche noi come movimento di persone con disabilità abbiamo sbagliato qualcosa e quindi dobbiamo interrogarci su come cambiare a nostra volta per modificare lo stato attuale delle cose. Dobbiamo essere in grado di proporre nuovi modelli di sviluppo socio-economici che abbiano elementi di sostenibilità”.

“Non chiediamo più risorse” ha concluso il presidente “ma una migliore allocazione di quelle esistenti”.

Cambiamento e Inclusione, quindi, alla base di tutti i discorsi ma da rivolgere non solo al mondo della disabilità ma a tutta la società, così come ha fatto presente Riccardo Bonacina: Non si sta parlando solo di disabilità ma di un cambiamento radicale che deve riguardare l’intera società e tutto il terzo settore deve interrogarsi e lavorare al riguardo”.

Di un cambiamento importante e profondo hanno anche parlato Emilio Rota e Luigi Croce, evidenziando la necessità dicapitalizzare le risorse ad oggi disponibili, anche cambiando il modo di utilizzarle ed evitando sistemi di autoreferenzialità ma ponendo inclusione e autodeterminazione come parole chiave per questo processo

Ha assunto una nuova connotazione durante l’evento anche la parola “dipendenza”, una nuova declinazione data daMatilde Leonardi Nina Daita che hanno voluto intendere la dipendenza non come subalternità ma come valore poiché l’essere dipendenti, inter-dipendenti, non vuol dire non poter avere autodeterminazione, autonomia e dignità.

Di inclusione collegata alla scuola ha invece parlato Giorgio Dossi, che ha ricordato l’importanza dell’istituzione scolastica come nodo cruciale per il cambiamento sociale e per attivare una necessaria evoluzione della società. 

L’evento si è chiuso con le parole del presidente Speziale che hanno nuovamente sottolineato come Anffas, e tutto il movimento delle persone con disabilitànon siano più disponibili ad accettare il sistema in cui ci troviamo attualmente ma come siano pronti da tempo ad essere protagonisti attivi, insieme alle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e alle loro famiglie, al cambiamento radicale che ha alla base il progetto individualizzato e che deve assolutamente svilupparsi e radicarsi in tutta la società.

Ha detto infatti il presidente: “Siamo in trincea e abbiamo un dovere: continuare a lottare, con nuove armi e nuovistrumenti, uniti anche ad altri attori sociali e mantenendo forte l’impegno al cambiamento. Ne abbiamo la forza e la capacità. È nostro compito rimuovere tutti gli ostacoli esistenti”.

                                                                                            

                                                                                                                               Roma, 2 dicembre 2013

 

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