Riceviamo e pubblichiamo il
-COMUNICATO STAMPA – Anffas Onlus Ortona
Conclusione del Progetto “Una Grande Famiglia”
Si conclude a fine mese il progetto “UNA GRANDE FAMIGLIA”. Un progetto di durata biennale, promosso e gestito dall’ANFFAS Ortona e finanziato dalla Regione Abruzzo, con la finalità di realizzare un “format” di buona pratica, nell’area dell’attuazione di “percorsi di inclusione sociale ”, replicabile in diversi contesti sociali e territoriali.
La “diversità” può ancora suscitare timori o addirittura paure, per questo spesso è ignorata, a volte rifiutata, sottaciuta, altre volte negata o nascosta. Ma, la diversità è parte della vita dell’uomo e, nel corso dell’esistenza riguarda quasi tutti gli uomini. Essa, però, spesso costituisce un valore, una ricchezza. Quando la diversità genera comunicazione, relazioni, scambio, essa è in grado di produrre emozioni, crescita intellettiva, sensibilità, conoscenze, capacità, creatività, innovazione.
Il progetto “una grande famiglia” si è sviluppato intorno al laboratorio “le stagioni della carta”, uno strumento educativo che ha permesso di stabilire relazioni collaborative, tra i giovani e i ragazzi con disabilità del territorio , in una esperienza di creatività e di scambio emozionale che ha messo a confronto le “diversità”, arricchendole.
L’Anffas Ortona gestisce, da diversi anni, un originale e autentico strumento di inclusione: il laboratorio della carta fatta a mano dei Maestri Cartai. Questo laboratorio ha costituito un vero punto di forza del progetto perchè proprio dalla collaudata sperimentazione in tema di inclusione, tra ragazzi e giovani disabili, è nata l’idea della programmazione del laboratorio, come buona prassi da diffondere in diversi contesti territoriali.
Con il laboratorio “le stagioni della carta” si è sottolineato il concetto di “diversità” attraverso la costruzione di manufatti di carta fatta a mano che richiamassero il contrasto delle stagioni. Nel processo di realizzazione degli oggetti, nel quale le persone con disabilità sono stati gli insegnanti, si sono infranti schemi culturali e pregiudizi e aperte nuove “prospettive” nelle menti dei bambini che hanno partecipato al progetto. Per i maestri cartai “disabili” c’è stata la ricompensa con il riconoscimento del loro ruolo, del loro sapere, delle loro conoscenze, delle competenze e della professionalità, non solo nella produzione della carta e realizzazione degli oggetti, ma anche delle loro capacità relazionali e di gestione del lavoro in gruppo.
Il laboratorio è stato gestito come un “gioco” e il gioco svolge un ruolo decisivo nello sviluppo dell’empatia e nell’instaurazione di comportamenti prosociali. Il gioco è il mezzo per creare attaccamento, attenzione, fiducia, affetto e legami sociali. Apertura e accettazione sono parte integrante di un ambiente di gioco, così nel laboratorio tutti i partecipanti si sentono liberi di esprimersi, di esercitare la propria immaginazione mettendosi nei panni e nel ruolo di altri personaggi, cercando di sentire, pensare e comportarsi immaginando di essere loro.
In diverse fasi del progetto sono stati coinvolti anche molti genitori, insegnati e intere scolaresche di ragazzi delle elementari e, molto attivamente, il gruppo scout di Orsogna.
Il progetto si sta concludendo con iniziative di pubblicizzazione e di coinvolgimento delle comunità locali con il fine di realizzare nuove attività laboratoriali per i prossimi anni, sempre sullo stesso format.
Tre le iniziative, a conclusione del progetto, sono in programma: la prima martedì 18 giugno nella Sala Consiliare del Comune di Tollo, la seconda per giovedì 20 giugno al Centro Polivalente del Comune di Giuliano Teatino e la terza per venerdì 28 giugno al Centro Polivalente del Comune di Orsogna.