Il commento di Anffas sulla vicenda della gita negata ad un alunno con disabilità ed alla esemplare reazione dei suoi compagni di classe
COMUNICATO STAMPA ANFFAS ONLUS
I giornali di oggi (24 febbraio 2011) riportano una notizia che suscita in Anffas Onlus, Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, sentimenti fortemente contraddittori.
La notizia è quella proveniente da una scuola media di Catanzaro all’interno della quale la Dirigente Scolastica avrebbe (secondo quanto riportato dalla stampa) negato ad un alunno con sindrome di down la partecipazione a gite scolastiche ed uscite didattiche , invitando i compagni ed i docenti a nascondere allo stesso le date delle uscite in programmazione adducendo quale motivazione “la scarsa capacità dello stesso ad apprendere a causa della sua infermità”.
Invito, questo, che sarebbe stato immediatamente declinato dagli stessi, i quali avrebbero dichiarato di preferire rinunciare tutti alle gite piuttosto che veder discriminato il loro compagno .
La notizia suscita in noi sentimenti contrastanti perché:
– da un lato siamo frustrati ed estremamente contrariati, nonché drammaticamente preoccupati, dal fatto che in assoluto contrasto a quanto ormai universalmente sancito e ribadito a livello nazionale ed internazionale e quindi nella più evidente illegalità , esiste ancora chi continua a violare i più fondamentali diritti delle persone con disabilità e delle persone con disabilità e paradossalmente spesso chi si rende protagonista di tali violazioni è tra coloro i quali invece dovrebbero farsene primi garanti;
– d’altro canto questa notizia ci lancia un messaggio di civiltà e speranza per l’iniziativa di contrasto che, forse per la prima volta, proviene da una società e comunità che possiamo, in questo caso, davvero definire “civile”. I compagni di scuola del ragazzo con disabilità hanno mostrato, oltre che sensibilità ed attenzione, alto senso civico e responsabilità . Crediamo, pur non conoscendo nello specifico i fatti, che si possano definire, nonostante la tenera età, dei veri e propri “cittadini modello” e dei piccoli “difensori dei diritti umani” . Ciò significa che forse la cultura della disabilità basata sui diritti umani sta penetrando nelle nostre comunità, magari saltando qualche generazione.
Non vogliamo qui annoverare tutti i dettami normativi e culturali che sanciscono il diritto degli alunni con disabilità alla partecipazione attiva e piena, in condizioni di eguaglianza con gli altri, a tutte le attività scolastiche (di cui gite scolastiche, viaggi di istruzione e momenti ludico-culturali e sportivi rappresentano componenti essenziali e fondamentali), né tanto meno soffermarci oltre a ricordare che nel nostro Paese per fortuna esiste una specifica legge (la 67/06) che tutela le persone con disabilità dalla discriminazione in tutti gli ambiti della vita, ma ci preme soprattutto manifestare tutta la nostra solidarietà e vicinanza all’alunno con disabilità ed alla sua famiglia, nonché ai compagni di scuola ed insieme a loro a tutte le altre persone e famiglie che si trovano in situazioni simili.
E’ per questo che l’Associazione desidera rinnovare e ricordare il proprio impegno di tutela dei diritti umani e civili delle persone con disabilità (in particolare intellettiva e/o relazionale) e dei loro genitori e familiari, rendendosi disponibile a ricevere segnalazioni e supportare, anche nelle sedi giudiziarie, iniziative di contrasto ad analoghe situazioni in tutto il territorio nazionale .