Conclusione del Progetto “Una Grande Famiglia” di Anffas onlus Ortona

Riceviamo e pubblichiamo il

-COMUNICATO STAMPA –  Anffas Onlus Ortona

Conclusione del Progetto “Una Grande Famiglia”

Si conclude a fine mese il progetto “UNA GRANDE FAMIGLIA”. Un progetto di durata biennale, promosso e gestito dall’ANFFAS Ortona e finanziato dalla Regione Abruzzo, con la finalità di realizzare un “format” di buona pratica, nell’area dell’attuazione di “percorsi di inclusione sociale ”, replicabile in diversi contesti sociali e territoriali.

La “diversità” può ancora suscitare timori o addirittura paure, per questo spesso è ignorata, a volte rifiutata, sottaciuta, altre volte negata o nascosta. Ma, la diversità è parte della vita dell’uomo e, nel corso dell’esistenza riguarda quasi tutti gli uomini. Essa, però, spesso costituisce un valore, una ricchezza. Quando la diversità genera comunicazione, relazioni, scambio, essa è in grado di produrre emozioni, crescita intellettiva, sensibilità, conoscenze, capacità, creatività, innovazione.

Il progetto “una grande famiglia” si è sviluppato intorno al laboratorio “le stagioni della carta”, uno strumento educativo che ha permesso di stabilire relazioni collaborative, tra i giovani e i ragazzi con disabilità del territorio , in una esperienza di creatività e di scambio emozionale che ha messo a confronto le “diversità”, arricchendole.

L’Anffas Ortona gestisce, da diversi anni, un originale e autentico strumento di inclusione: il laboratorio della carta fatta a mano dei Maestri Cartai. Questo laboratorio ha costituito un vero punto di forza del progetto perchè proprio dalla collaudata sperimentazione in tema di inclusione, tra ragazzi e giovani disabili, è nata l’idea della programmazione del laboratorio, come buona prassi da diffondere in diversi contesti territoriali.

Con il laboratorio “le stagioni della carta” si è sottolineato il concetto di “diversità” attraverso la costruzione di manufatti di carta fatta a mano che richiamassero il contrasto delle stagioni. Nel processo di realizzazione degli oggetti, nel quale le persone con disabilità sono stati gli insegnanti,  si sono infranti schemi culturali e pregiudizi e aperte nuove “prospettive” nelle menti dei bambini che hanno partecipato al progetto. Per i maestri cartai “disabili” c’è stata la ricompensa con il  riconoscimento del loro ruolo, del loro sapere, delle loro conoscenze, delle competenze e della professionalità, non solo nella produzione della carta e realizzazione degli oggetti, ma anche delle loro capacità relazionali e di gestione del lavoro in gruppo.

Il laboratorio è stato gestito come un “gioco” e il gioco svolge un ruolo decisivo nello sviluppo dell’empatia e nell’instaurazione di comportamenti prosociali. Il gioco è il mezzo per creare attaccamento, attenzione, fiducia, affetto e legami sociali. Apertura e accettazione sono parte integrante di un ambiente di gioco, così nel laboratorio tutti i partecipanti si sentono liberi di esprimersi, di esercitare la propria immaginazione mettendosi nei panni e nel ruolo di altri personaggi, cercando di sentire, pensare e comportarsi immaginando di essere loro.

In diverse fasi del progetto sono stati coinvolti anche molti genitori, insegnati e intere scolaresche di ragazzi delle elementari e, molto attivamente, il gruppo scout di Orsogna.

Il progetto si sta concludendo con iniziative di pubblicizzazione e di coinvolgimento delle comunità locali con il fine di realizzare nuove attività laboratoriali per i prossimi anni, sempre sullo stesso format.

Tre le iniziative, a conclusione del progetto, sono in programma: la prima martedì 18 giugno nella Sala Consiliare del Comune di Tollo, la seconda per giovedì 20 giugno al Centro Polivalente del Comune di Giuliano Teatino e la terza per venerdì 28 giugno al Centro Polivalente del Comune di Orsogna. 

Locandina-Evento-Tollo-Una-Grande-Famiglia

Locandina-Evento-Giuliano-Teatino-Una-Grande-Famiglia

Locandina-Evento-Orsogna-Una-Grande-Famiglia

NUOVO ISEE, ANFFAS ONLUS: “COME IL CAVALLO DI TROIA CONTIENE NUOVE INSIDIE PER LE PERSONE CON DISABILITA’ E LORO GENITORI E FAMILIARI”

Pubblichiamo il comunicato stampa di Anffas onlus                                        

Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale
NUOVO ISEE, ANFFAS ONLUS: “COME IL CAVALLO DI TROIA CONTIENE NUOVE INSIDIE PER LE PERSONE CON DISABILITA’ E LORO GENITORI E FAMILIARI” 
 L’ASSEMBLEA NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE APPROVA UNA MOZIONE PER EVITARE NUOVE DISPARITA’ E DISCRIMINAZIONI
“Ancora una volta dall’Assemblea Nazionale delle Associazioni Socie di Anffas Onlus è nato un documento che rappresenta una forte presa di posizione di Anffas e che esprime preoccupazione per i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie”: così Roberto Speziale, presidente nazionale di Anffas Onlus – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, parla della mozione approvata all’unanimità durante l’Assemblea Nazionale di Anffas Onlus svoltasi l’8 e il 9 giugno 2013 a Trento, evento che ha visto la partecipazione di oltre 130 associazioni e più di 200 persone tra uditori ed ospiti, tra cui anche l’On. Livia Turco, socia onoraria di Anffas Onlus, e Pietro Barbieri, Presidente Fish e Forum Terzo Settore cui Anffas Onlus aderisce.
In particolare, l’Assemblea Nazionale di Anffas, dopo aver preso atto delle modifiche intervenute all’art. 2 della bozza di decreto di riforma Isee – redatto a seguito del confronto tra il Governo e la Conferenza dei Presidenti delle Regioni – e aver rilevato l’inserimento di due clausole che portano l’Isee, ritenuto già livello essenzialea tener conto delle prerogative regionali, attraverso la mozione approvata richiederà al Governo, soprattutto nella persona delMinistro del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Viceministro per le Politiche Sociali,  l’eliminazione di tali riferimenti regionali al fine di evitare che un intervento regionale possa svuotare la portata della riforma.
“Questa bozza di decreto è un vero e proprio cavallo di Troia e va modificata per delle ragioni ben precise” continua Roberto Speziale “Non è infatti accettabile che l’Isee – un livello essenziale delle prestazioni – sia derogato dalla legislazione regionaleche si possa escludere o limitare a priori, solo per condizioni economiche, l’accesso alle prestazioni sociali e socio-sanitarie e che si faccia utilizzare agli enti erogatori dei criteri diversi ed ulteriori rispetto a quello dell’Isee per regolamentare l’accesso alle prestazioni”.
Conclude il presidente: “C’è il rischio concreto che questa riforma si traduca in una disparità di trattamento sul territorio nazionale concernente, tra le altre cose, i costi di compartecipazione e l’accesso a prestazioni e servizi, e in una seria minaccia alla vita delle persone con disabilità, in particolare quelle con disabilità intellettiva e/o relazionale, e delle loro famiglie, soggetti che già si trovano in una situazione critica poiché già pesantemente colpitidall’attuale crisi finanziaria e da costanti e continui tagli alle risorse per le politiche sociali”.
Leggi la
Roma, 10 giugno 2013
Area Comunicazione e Politiche Sociali
Anffas Onlus
Responsabile: Dott.ssa Roberta Speziale (cell. 348/2572705)
Tel. 06/3212391/15
dott.ssa Daniela Cannistraci
06.3212391/44
                       
                                                                                                                     
                                                                                                                                                                                                                                                                                      

GIOVEDI’ 23 MAGGIO CONVEGNO ANFFAS ONLUS PESCARA “DIRITTI E ROVESCI”


COMUNICATO STAMPA

Giovedi 23 Maggio 2013  presso la SALA CONSILIARE DEL COMUNE DI PESCARA dalle ore 9.00 alle 12.30 si terrà il convegno conclusivo del progetto:

“DIRITTI E ROVESCI”

Il progetto, finanziato dal Comune di Pescara e con il contributo della Fondazione Pescarabruzzo, è nato per far conoscere e divulgare la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità; quest’ultima è, infatti, poco conosciuta, sia dalla maggioranza della popolazione che dalle stesse persone con disabilità e dalle loro famiglie; da qui, la necessità di diffonderla coinvolgendo in modo particolare i giovani attraverso la scuola. Numerosi gli incontri con gli studenti delle scuole di Pescara che hanno partecipato con entusiasmo sui temi illustrati dalle nostre persone con disabilità. Le stesse durante il progetto, hanno studiato gli articoli della Convenzione apprendendo i propri diritti ma raccontando anche quelli che sono i “rovesci” e i pregiudizi vissuti quotidianamente.

Nel corso del convegno finale sarà proiettato un videoclip e  sarà allestita una mostra fotografica.

Tra i relatori del convegno finale anche le nostre persone con disabilità intellettiva, segno importante dell’inizio di un percorso di autodeterminazione su cui anche la Convenzione Onu si è espressa.

Gli organi di stampa sono invitati a intervenire.

 

Per informazioni contattare Anffas Onlus Pescara al numero 085 4710549 – 333 5748321

Per saperne di più su Anffas Onlus Pescara visitare il sito www.anffaspescara.it

Si rilascia attestato di partecipazione

 

Ecco la locandina:


Evento regionale Anffas per la condivisione della “nuova vision”

Sabato 23 marzo 2013   si è tenuto  a Pescara un evento di livello regionale che ha coinvolto le associazioni locali socie e gli Enti a marchio Anffas per la condivisione della nuova vision Anffas onlus, sulla scia del percorso intrapreso dal livello nazionale Anffas onlus che, proprio nelle giornate a Roma del 30 novembre e 1 dicembre 2012, aveva invitato gli organismi regionali le associazioni locali a creare occasioni di confronto sul territorio coinvolgendo tutta la base associativa.

Pertanto, è stato realizzato un confronto libero e costruttivo sull’Anffas che vorremmo” e sono stati invitati a partecipare tutti coloro che, a vario titolo, operano all’interno delle associazioni locali e degli Enti a marchio Anffas dell’Abruzzo e del Molise.

In considerazione dell’importanza e della delicatezza dell’argomento, riguardante gli aspetti più profondi della nostra associazione,  una “nuova vision” che metta al centro le persone con disabilità e rafforzi la loro capacità di autodeterminazione, è stata richiesta ed ottenuta, con grandissima soddisfazione, la partecipazione in videoconferenza del nostro Presidente, Roberto Speziale.

Ha preso parte all’evento un folto pubblico (Presidenti, membri dei consigli direttivi, tecnici/collaboratori, soci, persone con disabilità e loro familiari, volontari e tirocinanti) appartenente alle associazioni  Anffas d’Abruzzo, oltre ad una rappresentanza dell’associazione Anffas onlus Campobasso.

INTRODUZIONE DELLA PRESIDENTE DI ANFFAS REGIONE ABRUZZO

Ha introdotto i lavori la Presidente di Anffas Regione Abruzzo, Maria Pia Di Sabatino, la quale ha espresso grande soddisfazione per la numerosa partecipazione ed è subito passata ad illustrare la finalità di condivisione della nuova vision di Anffas con la base associativa, in modo particolare in relazione alla necessità di  promuovere e attuare il protagonismo delle persone con disabilità.

Facendo riferimento a tutto quanto già esposto nella documentazione in precedenza trasmessa alle associazioni socie, Di Sabatino ha ripercorso le tappe fondamentali della storia di Anffas fino ad arrivare all’attuale proposta di nuova vision, sottolineando come tale trasformazione sottenda un cambiamento profondo, culturale, che parta dalla base per arrivare davvero a rendere le persone con disabilità protagoniste attive. Ecco perché, ha evidenziato la Presidente di Anffas Abruzzo, bisogna lavorare CON le persone con disabilità e non solo più per loro. Ci si è dunque soffermati sulla questione della gestione dei servizi, esigenza con cui sono nati i servizi Anffas, ma che non deve mai oscurare il compito principale della tutela dei diritti.

Un’ulteriore riflessione su come, nelle attività delle associazioni abruzzesi, si cerchi da tempo di superare l’assistenzialismo puntando davvero alla massima partecipazione ed alla vera inclusione sociale (es. dei laboratori e dei progetti che forse hanno avuto in Abruzzo la massima evoluzione con l’ “Inclusive caffè” di Anffas onlus Giulianova).

INTERVENTO DEL PRESIDENTE DI ANFFAS ONLUS

Si è dunque proceduto al collegamento con il Presidente di Anffas Nazionale Roberto Speziale  che ha illustrato il significato del termine “vision” come proiezione di uno scenario futuro che rispecchia gli ideali, i valori e le aspirazioni di un’organizzazione, sintetizzando gli obiettivi di lungo periodo che si vogliono raggiungere, definendo il futuro desiderato dall’organizzazione e il cambiamento che l’organizzazione e le persone che la costituiscono vogliono apportare al mondo.“Una nuova vision è una speranza in un futuro migliore! Noi abbiamo diritto di volerci sperare”.

Il Presidente ha rilevato come negli ultimi anni, piuttosto che avere una maggiore attenzione alle persone con disabilità c’è stata una tendenza inversa. Sicuramente ciò dipende dalla crisi, ma il problema è anche, e soprattutto, culturale. Qualcuno potrebbe chiedersi perché pensare al futuro, invece di concentrarci sulle problematiche di oggi (risorse per i nostri centri, per le attività, per gli operatori ecc.).

I nostri fondatori però non si sono preoccupati di ciò che avrebbero potuto avere nell’immediato ma di ciò che avrebbero avuto un giorno i loro figli e le altre persone con disabilità. E’ grazie a loro se oggi, anche se con grandi problemi, la situazione non è quella di 50 o 30 anni fa.

Il Presidente ha sottolineato la necessità, dopo tanti anni di sacrifici e di battaglie ed essendo la più grande associazione di famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, di  pensare insieme a come organizzarci per i prossimi 50 anni . Obiettivo ambizioso, ma sul quale noi come Anffas dobbiamo tutti insieme –famiglie e associati- ragionare per capire come vogliamo che Anffas si organizzi e cosa può fare per noi. Se troviamo un giusto percorso non sarà solo un’ Anffas che cambierà ma un’ Anffas che sarà più forte e unita.

Il Presidente si è dunque soffermato sulla differenza tra associati e  soci-utenti,  evidenziando come sia necessario essere parte attiva dell’associazione, non limitandosi ad essere soci assimilabili a quelli aderenti ad una società che ricercano il mero ritorno di un utile, ma con dedizione e partecipazione. Ognuno deve sentirsi parte attiva dell’associazione , in base alle competenze ed al tempo a disposizione. C’è bisogno di una presa di coscienza sull’importanza di una base associativa unita e partecipe. Partecipazione che deve ispirarsi a dei valori: stima reciproca, affetto, condivisione e che superi gelosie, contrapposizioni, invidie, garantendo comportamenti eticamente appropriati nei rapporti tra associati e tra associazioni.

Il Presidente ha poi richiamato come alla base della nuova vision ci sia l’obiettivo di dare il maggior protagonismo possibile e partecipazione alle persone con disabilità. Pur ammettendo le perplessità mostrate da alcuni soci sul punto, ha sottolineato l’importanza di fare l’ulteriore passo di mettere le persone con disabilità in condizione di autodeterminarsi, dopo aver duramente lavorato per portarle all’autonomia, in linea con le previsioni della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità ratificata dall’Italia nel 2009. Ha ribadito come la Convenzione ONU sia la “stella polare” del rispetto dei diritti civili e umani delle persone con disabilità e delle loro famiglie, che comporta non solo fornire alle stesse servizi, ma soprattutto il riconoscerne il protagonismo: nelle disabilità più gravi garantendo loro il rispetto dei diritti di tutti, in quanto grande famiglia di famiglie; nelle disabilità meno gravi tenendo in considerazione le loro esigenze e le loro aspirazioni. Ha evidenziato come spesso le stesse famiglie tendano a sostituirsi ai loro figli con disabilità e come invece sia necessario, nell’attenzione e tutela delle persone con ogni grado di disabilità, lavorare per permettere alle persone di essere realmente protagoniste, fornendo anche loro degli strumenti come ad esempio, il linguaggio “easy to read” (lett. “facile da leggere”) sviluppato all’interno del progetto Pathways II, uno strumento che nasce con la funzione che ha il linguaggio braille per le persone prive di vista o che hanno gli apparecchi acustici per le persone prive di udito.

“Pensare che i nostri figli possano essere protagonisti in una società che non li guardi più in modo negativo, che le famiglie possano avere strumenti per operare al meglio, che la nostra associazione funzioni è un obiettivo che dobbiamo perseguire.”

Il  Presidente Speziale ha evidenziato come, per chiedere alla società e alla politica l’inclusione e la possibilità di autodeterminarsi per le persone con disabilità, queste vadano prima messe effettivamente in pratica all’interno di Anffas stessa. Per tale cambiamento è, però, necessaria la totale condivisione con la base associativa.

Appuntamento dunque all’assemblea nazionale Anffas del mese di giugno a Trento, dove si ascolterà la base associativa per attuare un percorso democratico e partecipato.

DIBATTITO E QUESITI:

È seguito quindi un breve momento di dibattito e la raccolta di quesiti, impressioni e considerazioni da porre all’attenzione del Presidente Speziale nel successivo collegamento.

Tante ed importanti le tematiche emerse: l’autodeterminazione delle persone con disabilità; la necessità di dotarsi di strumenti e competenze per rendere le persone con disabilità più attive e protagoniste;  l’importanza di una maggiore partecipazione della base associativa e la necessità di superare l’eventuale discrepanza tra il percorso dei leader e quello della base associativa anche attraverso momenti formativi come quello odierno;  la proposta di una specifica area per le famiglie giovani c.d.“Anffas junior”; la volontà di perseguire la battaglia per la predisposizione del “ Progetto Individuale per la persona disabile” ex art. 14 Legge n. 328/00; la necessità di maggiore tutela concreta dei diritti delle persone con disabilità, la questione del “dopo di noi”…

Il Presidente Speziale ha risposto punto per punto alle richieste/considerazioni emerse.

Sintetizziamo le sue riflessioni nei punti seguenti:

  • l’operazione di rinnovamento va fatta non solo all’interno di Anffas (bisogna superare l’autoreferenzialità) ma anche all’esterno, portando la nuova posizione dell’Associazione alla società e alle istituzioni.
  • dopo la “vision”, saranno elaborati “mission” e piano d’azione. Si sottolinea il sostegno previsto dal livello nazionale alla base associativa ed altresì la necessità che le associazioni locali diano un grande sostegno alle associazioni regionali, lavorando insieme con gli associati.
  • Quanto alla richiesta della creazione di una sezione “junior”, il Presidente ha comunicato di condividerne l’importanza ed ha espresso il piacere che la richiesta venga anche questa volta dalla base, ricordando come ciò sia previsto nel documento di nuova vision;
  • Sul tema della formazione, il Presidente ha ricordato esistenza e ruolo del Centro Studi e Formazione Anffas Onlus, chiamando però il livelli regionali a organizzarsi a tal fine.
  • Sul dopo di noi: Anffas deve garantire serenità ai genitori che ne fanno parte circa il fatto che i figli, quando loro non ci saranno più o non avranno più possibilità di occuparsene, continueranno a vivere nella grande struttura Anffas, rimanendo il più possibile nel proprio territorio di appartenenza. In quest’ottica, Anffas, attraverso la Fondazione Dopo di Noi, sta preparando un bando nazionale per finanziare e sostenere (almeno in parte) le strutture per il “dopo di noi” sui territori;
  • importanza del ruolo del servizio S.A.I.? (nazionale e locale) nella raccolta delle segnalazioni e l’esistenza all’interno di Anffas Nazionale della c.d. “unità di crisi”, che vede la partecipazione anche dell’Avv. G. De Robertis e F. Marcellino (specialisti del diritto specifico per quanto riguarda i temi della disabilità), comunicando come il potenziamento di tale genere di tutela possa essere eventualmente effettuato anche a livello locale e regionale. Ciò per esigere l’applicazione delle buone Leggi che in Italia esistono, ma che spesso non vengono attuate.

Alcune foto dell’evento:

Convegno Anffas onlus Vasto. Il giorno dei fiori recisi: dall’accoglienza all’inclusione per l’alunno dai “bisogni speciali”

Lunedì 22 aprile, alle ore 15,30,  presso l’Aula Magna “Maurizio Natale” dell’Istituto Economico-Tecnologico “F.Palizzi” di Vasto, avrà luogo il convegno “Il giorno dei fiori recisi. Dall’inserimento all’inclusione. L’alunno dai “bisogni speciali”, i genitori, gli educatori: diritti e doveri”.

L’interessante tavola rotonda è stata organizzata dall’Anffas onlus di Vasto e ha trovato la piena collaborazione del Dirigente Scolastico del Palizzi, dr. Gaetano Fuiano. Inoltre, l’iniziativa è patrocinata dalla Provincia di Chieti, dal Comune di Vasto e dai Lions.
“L’utenza principale del convegno sono le famiglie e, a seguire, i docenti di sostegno ogni ordine e grado e il mondo della scuola .- spiega la dr.ssa Paola Mucciconi, Presidente Anffas onlus di Vasto  – Abbiamo coinvolto, oltre ai rappresentanti del mondo della scuola (alla tavola rotonda prendono infatti parte  tutti i Dirigenti Scolastici di Vasto e San Salvo), l’esperto legislativo  dr. Salvatore Vallone, l’assessore comunale alle politiche sociali dr. Antonio Spadaccini e il dirigente ASL Lanciano-Vasto Tancredi Di Iiullo, responsabile del servizio handicap. Inoltre, un genitore racconterà il proprio percorso. Infine, avremo anche il contributo della dr.ssa Marilena Pedrinazzi, fisiatra di fama internazionale”.

Il fine ultimo del convegno lo illustra il Dirigente Scolastico del Palizzi, dr. Gaetano Fuiano: “L’aspetto più importante della giornata sta nel suo obiettivo finale che verrà proposto nel corso del convegno: raggiungere un “accordo di rete tra le scuole, il Comune, la Asl e ogni associazione del settore” al fine di consorziare le forze economiche, i servizi e le competenze in un momento così difficile per tutti. Solo se staremo tutti insieme eviteremo sprechi e il poco a disposizione di ogni componente della Rete, messo in comune, garantirà un più equilibrato servizio per tutti. I problemi che scaturiscono dai “bisogni speciali” di questi ragazzi si assomigliano e possono essere affrontati unendo le forze”.

“Anffas in piazza”! Lo spot promozionale e l’elenco delle piazze dove troverete le associazioni Anffas in Abruzzo

Domenica 7 aprile 2013 torna, per il sesto anno consecutivo, l’appuntamento nelle principali piazze italiane con “Anffas in Piazza – VI Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e Relazionale”, la manifestazione nazionale promossa e organizzata da Anffas Onlus. 

Guarda il nostro spot! 

Clicca qui: Spot Anffas 16.9 sec 30

o sull’immagine per visualizzarlo:

Spot promozionale- Anffas in piazza 2013

Ecco dove troverete il 7 aprile le associazioni Anffas dell’Abruzzo!

Anffas onlus Lanciano:

  • a corso Trento e Trieste- Lanciano (CH)
  • Marina– San Vito Chietino (CH)

Anffas onlus Martinsicuro:

  • in piazza Cavour a Martinsicuro

Anffas onlus Ortona:

  • a Piazza della Repubblica, Ortona;
  • presso l’ Istituto Salesiani di Don Bosco, Ortona (nell’ambito della festa della Famiglia – Diocesi Lanciano Ortona)

Anffas onlus Pescara:

  • dalle 8,00 alle 20,00 a Piazza della Rinascita e presso Largo Madonnina  Pescara;
  • dalle 8,00 alle 20,00  a Piazza Armando Diaz e  presso il lungomare, incrocio Viale Europa, Montesilvano (PE).
Anffas Onlus Sulmona: 
  • dalle ore 16,30 alle ore 20,00 a corso Ovidio, Sulmona (AQ).
Fondazione Anffas Onlus Teramo e Associazione Senza Barriere Anffas Onlus Teramo: 
  • Area nuovo stadio comunale (interno 25ª Fiera dell’agricoltura) Loc.tà Piano D’Accio – Teramo
Anche in questo 2013 le oltre 200 strutture associative Anffas saranno presenti nelle maggiori piazze italiane per distribuire materiale informativo e formativo per le persone con disabilità, per i loro genitori e familiari, per gli operatori del settore, le istituzioni e per la generalità dei cittadini.

L’iniziativa, come le tante altre attività di Anffas Onlus, si pone l’obiettivo di diffondere una nuova cultura della disabilità ed un nuovo approccio alla stessa, focalizzati entrambi sui diritti delle persone con disabilità e sull’importanza di un loro coinvolgimento diretto ed attivo nella comunità , in particolar modo per quanto riguarda le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, troppo spesso vittime di pregiudizi e discriminazioni in numerosi ambiti della società. In tal senso, “Anffas in Piazza” vuole essere un manifesto di quanto espresso dalla Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità, documento divenuto legge in Italia nel 2009 e purtroppo ancora oggi non sempre conosciuto e rispettato.

Sul  sito www.anffas.net l’elenco completo delle piazze in cui Anffas sarà presente e gli aggiornamenti sull’iniziativa.

ATTI CONVEGNO “Il mio progetto di vita: a che punto siamo?” Lo stato dell’arte in Abruzzo dell’attuazione dell’art. 14 della L.328/00

Il convegno “Il mio progetto di vita: a che punto siamo?” – Lo stato dell’arte in Abruzzo dell’attuazione dell’art. 14 della L.328/00-  si è svolto il giorno giovedì 13 dicembre dalle ore 9,00 alle ore 13,30 presso la Sala Consiliare del Comune di Pescara.

L’ evento ha ottenuto il gratuito patrocinio di: Regione Abruzzo; Provincia di L’Aquila, Provincia di Chieti, Provincia di Pescara, Provincia di Teramo; Comuni di: L’Aquila, Atessa, Avezzano, Castel di Sangro, Chieti, Lanciano, Giulianova, Martinsicuro, Ortona, Pescara, Teramo, Sulmona e Vasto; Asl di Pescara- Asl Chieti- Asl Teramo – Asl L’Aquila; Università di Chieti- Pescara, Università di Teramo e Università de L’Aquila; Centri Servizio Volontariato di L’Aquila, Pescara, Chieti e Teramo.

 

 

Il Convegno, aperto gratuitamente alle persone direttamente interessate , ai rappresentanti e operatori di Enti e Istituzioni, Scuole e all’intera cittadinanza, ha visto la partecipazione di un vasto pubblico proveniente da diverse località abruzzesi.

Ha moderato il convegno il giornalista rai Antimo Amore.

Il Convegno si è aperto con i saluti dei rappresentanti Istituzionali: Presidente del Consiglio regionale, Dott.Nazario Pagano e il Presidente della V Commissione Consiliare Permanente, Dr.ssa Nicoletta Verì.



Come da programma, in qualità di relatori sono intervenuti esperti della tematica del nostro livello nazionale Anffas onlus: avv. Gianfranco De Robertis– consulente legale Anffas Onlus e Dott.ssa Roberta Speziale Responsabile- area comunicazione e politiche sociali Anffas onlus-.

sintesi intervento de robertis-speziale- convegno 13.12.0212

Determinante è stata la fattiva collaborazione delle associazioni Anffas locali per il monitoraggio delle istanze delle famiglie abruzzesi per la redazione dei progetti individuali nei vari territori. Ciò, attraverso la compilazione di schede e questionari opportunamente predisposti dal CTS di Anffas Abruzzo.

 

Monitoraggio delle istanze delle famiglie abruzzesi- 

Sono intervenuti alla tavola rotonda numerosi rappresentanti di Asl e Comuni di diversi territori Abruzzesi: Dr.ssa Rossella De Santis, Direttore del DSB di Avezzano-Trasacco;  Dr. Michele Marino, Resp. del Settore Politiche Sociali del Comune di Chieti; Dr. Antonio Ariano, Resp.del Settore Politiche Sociali del Comune di Fossacesia; Dr. Gianluca Coletti Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ortona, Dr.ssa Veglia Di Ciano, Resp. della P.O. dei servizi socio-assistenziali dell’Ente d’Ambito n.22; Dr. Giuseppe De Sanctis, Dirigente medico DSB di Chieti; Dr. Guido Cerolini Forlini– Ass. alle Politiche sociali del Comune di Pescara,  Dr.ssa Lilia Peverino Assistente sociale Comune di Pescara area disabilità; Dr.ssa Maddalena Vecchiolla, Assistente sociale Comune di Pescara- UVM Distretto Pescara nord, Dr.ssa Clerico Angela– Responsabile UU.VV.MM. -Asl di Pescara; Dr.ssa Teresa Ciociola Ass.sociale Asl Pescara.

I relatori intervenuti alla Tavola Rotonda si sono distinti per la disponibilità al confronto e per aver condiviso con gli intervenuti esperienze e interessanti considerazioni su un tema importante, ma ancora troppo poco discusso.

SINTESI INTERVENTI TAVOLA ROTONDA:

sintesi interventi tavola rotonda 13.12.12

PPT INTERVENTI TSINTESI INTERVENTI TAVOLA ROTONDA:

il progetto

de santis-convegno pescara anffas

DE SANCTIS

 

 

 

 

 

 

 

 

Ortona.Convegno di presentazione del progetto: “PRODURRE INNOVAZIONE: DESIGN FROM ALL – Coniugare design e inclusione sociale”

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa di Anffas onlus Ortona. 

 COMUNICATO STAMPA:

Convegno di presentazione del progetto: “Produrre innovazione: Design from all – Coniugare design e inclusione sociale”

Chieti, 20 marzo 2013 ore 09.30, sala conferenze della Camera di Commercio – piazza G.B. Vico

Mercoledì 20 Marzo si svolgerà presso la Sala Conferenza della Camera di Commercio di Chieti il convegno di presentazione del progetto: “Produrre innovazione: Design from all – Coniugare design e inclusione sociale”.

Il progetto è promosso dal Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Chieti in collaborazione con l’ANFFAS Onlus Ortona, l’ISIA Roma- Istituto Superiore Industrie Artistiche (sede di Pescara) e Turtlefly Project della designer Leda Urbanucci.

“Produrre innovazione: design from all” è una ricercAzione che ha lo scopo di creare un modello innovativo per lo sviluppo di competenze da proporre alle Odv che svolgono percorsi di inclusione socio-lavorativa delle persone con disabilità, valorizzandone le abilità.

Attraverso il progetto si intende affermare una diversa immagine dei disabili quali soggetti capaci, secondo le proprie specificità, di lavorare in un contesto di normalità, produttività e responsabilità.

Al convegno interverranno:

Ermanno Di Bonaventura, Presidente Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Chieti;

Nicola Mattoscio, Presidente Fondazione Pescarabruzzo;

Sandra De Thomasis, Direttore Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Chieti;

Leda Urbanucci, Designer – Turtlefly Project;

Giordano Bruno, Direttore ISIA Roma – Istituto Superiore Industrie Artistiche;

Nadia La Torre, Presidente Anffas onlus Ortona;

Giuseppe Di Bucchianico, Docente Disegno Industriale Univ.”G. d’Annunzio” Chieti-Pescara, Segretario nazionale Design for All Italia.

Coordinamento, introduzione e conclusioni: Mauro Tedeschini, Direttore de Il Centro – Quotidiano dell’Abruzzo.

Diritti a tutti i costi, non risparmi a tutti i costi! Manifesto Anffas Onlus di richieste e proposte – Elezioni politiche 2013

COMUNICATO STAMPA

Anffas Onlus

Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale

ELEZIONI POLITICHE 2013: 13 PUNTI PER RIMETTERE AL CENTRO DELLE AGENDE POLITICHE IL RISPETTO DEI DIRITTI

ANFFAS ONLUS PRESENTA AI PARTITI IN LIZZA PER LE PROSSIME ELEZIONI IL SUO MANIFESTO/APPELLO PER LA TUTELA E PROMOZIONE DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA’

“Nulla su di noi senza di noi”: questa è la base da cui parte il manifesto/appello di Anffas Onlus – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale (aderente a FISH, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, e al Forum del Terzo Settore) inviato ai partiti in lizza per le prossime elezioni politiche.

Un elenco di 13 punti che riassumono in sintesi le azioni chiave che l’Associazione propone, in rappresentanza degli oltre 15.000 associati ed in sinergia e a supporto del manifesto FISH, alle forze politiche di inserire in agenda, per consentire il rispetto dei diritti umani delle persone con disabilità, in particolare quelle con disabilità intellettiva e/o relazionale, e delle loro famiglie.

Inclusione scolastica, inclusione lavorativa, accessibilità alla formazione ed informazione, rispetto della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità, definizione dei nuovi criteri per l’accertamento della disabilità e progetto globale di vita, rivisitazione dei Livelli essenziali: sono solo alcune delle tematiche che da sempre ruotano attorno alla disabilità e che invece, soprattutto negli ultimi anni, hanno trovato poco spazio sui tavoli politico-istituzionali se non quando si è tratto di decurtate risorse e servizi.

“La politica non può e non deve più ignorare o trattare con superficialità le questioni relative ai diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie” afferma Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas Onlus.

Continua il presidente: “Le persone con disabilità e le loro famiglie che la nostra Associazione rappresenta chiedono con forza un impegno concreto, corretto e competente da parte della nostra politica e di vedere inseriti nell’Agenda del prossimo Governo le azioni, da tempo attese e richieste, che hanno impatto significativo sulle politiche in materia di disabilità. E ancora una volta, ci facciamo parte attiva – non solo segnalando i problemi, ma anche proponendo soluzioni – con l’obiettivo di rimettere al centro le persone, con i propri i diritti, e rimuovere le numerose discriminazioni ancora esistenti nel nostro Paese”.

Conclude: “Quello che auspichiamo, anzi che chiediamo con forza, è che con la prossima legislatura si possano vedere sui tavoli delle istituzioni queste problematiche perché non si tratta di argomenti accessori, ma di questioni sostanziali che riguardano milioni di cittadini e famiglie tra quelli più vulnerabili nel nostro Paese”

Ecco i punti del manifesto Anffas Onlus “Diritti a tutti costi, non risparmi a tutti costi”

In allegato è consultabile la versione integrale del documento

MANIFESTO_ANFFAS_ONLUS_ELEZIONI_POLITICHE_2013 (1)

1. “Nulla su di noi senza di noi”: ridateci le opportunità di concertazione!

Negli ultimi anni si è assistito all’abbandono dei luoghi della concertazione in favore di un sistema nel migliore dei casi di superficiale comunicazione. E’ di fondamentale importanza ricostituire, ai vari livelli, i luoghi di una concertazione proficua con le formazioni ed organizzazioni maggiormente rappresentative.

2. Ripartiamo dai diritti umani: dare attuazione alle Convenzione Onu

Il punto di partenza delle politiche che ci riguardano deve essere la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità ratificata dall’Italia con L. 18/09. E’ necessario che il nostro Paese renda concreto e pienamente applicato tale strumento, a partire dalla redazione di un testo coordinato sulla disabilità che raccolga, sintetizzi e semplifichi tutte le norme, azioni ed iniziative in materia.

3. A ciascuno il suo progetto di vita: attuare l’art. 14 e 24 della Legge 328/00

L’attuale sistema di accertamento e verifica dell’invalidità civile, stato di handicap e disabilità è basato su un approccio medico-legale e assicurativo superato, antieconomico e spesso fonte di autentiche vessazioni e discriminazioni. La classificazione ICF, i sistemi di valutazione dei sostegni ed il riferimento a paradigmi avanzati, uniti alla formulazione di un progetto di vita individuale e personalizzato possono garantire un’equa e razionale distribuzione delle risorse ed il rispetto dei fondamentali diritti delle persone con disabilità.

4. Ad ognuno ciò che spetta: rivedere i livelli essenziali ed aggiornare il nomenclatore tariffario

In Italia permane una discriminazione territoriale frutto della disomogeneità della rete di servizi per le persone con disabilità. E’ necessario che siano definiti degli adeguati livelli (i livelli essenziali sanitari e quelli delle prestazioni sociali), strumenti e supporti, opportunamente finanziati e costantemente aggiornati, garantiti a tutti i cittadini quali diritti soggettivi immediatamente esigibili.

5. Ridiamo respiro al sistema sociale: finanziare i fondi sulle politiche sociali e non autosufficienza

E’ necessario invertire quanto avvenuto negli ultimi anni con l’indiscriminato taglio lineare dei fondi nazionali sulle politiche sociali e per la non autosufficienza, nonché di quei capitoli del fondo sanitario dedicati a fondamentali servizi per la tutela della salute dei cittadini con disabilità. Un primo passo in tal senso non può che essere rappresentato dal rifinanziamento dei due fondi sociali riportandoli almeno ai valori del 2008, nonché dal progressivo trasferimento di risorse dal fondo sanitario verso quello sociale per superare il modello sanitarizzante in favore di quello bio-psico-sociale.

6. Basta ai diritti sulla carta! Dare attuazione alle leggi sulla disabilità

L’Italia ha tante buone norme in materia di disabilità, per la maggior parte inapplicate. E’ fondamentale ripartire dalla piena e concreta attuazione delle leggi esistenti (per es. la L. 104/92, la L. 328/2000, la L. 67/06) e dell’allocazione delle necessarie risorse economiche.

7. Pagare il giusto: rendere la compartecipazione al costo dei servizi simbolica e sostenibile

Nel corso degli ultimi anni si è registrato un aumento progressivo e spesso insostenibile della richiesta di compartecipazione al costo da parte delle famiglie per servizi e supporti essenziali per una buona qualità di vita delle persone con disabilità. Tale deriva va assolutamente contrastata attraverso l’emanazione di adeguati strumenti che abbiano alla base il criterio del “pagare il giusto”: la compartecipazione al costo, laddove prevista per legge, deve essere sempre simbolica, sostenibile e basata sul reddito della sola persona con disabilità, fatte salve le situazioni regionali di miglior favore.

8. No alla morte civile delle persone: abrogare interdizione ed inabilitazione e dare forza all’amministrazione di sostegno

Purtroppo, anche se rivisitati, sono ancora presenti nel nostro ordinamento i vecchi istituti di protezione giuridica dell’interdizione e dell’inabilitazione, che di fatto determinano la “morte civile” della persona con annullamento della sua dignità. E’ necessario che questi vengano definitivamente abrogati e che si rafforzino l’istituto dell’amministrazione di sostegno e tutti gli strumenti che tutelano e favoriscono la capacità di agire delle persone con disabilità.

9. Fermiamo la discarica sulle famiglie: dare adeguati sostegni a genitori e familiari

L’attuale normativa prevede una serie di agevolazioni, permessi e misure di sostegno alla conciliazione lavoro-famiglia, ma le stesse – laddove attuate – non sono assolutamente sufficienti. Occorre prevedere percorsi di flessibilità lavorativa ed integrazione al reddito per il mantenimento del posto di lavoro, sostegno al reddito per il familiare laddove non lavoratore o impossibilitato, a causa della disabilità del figlio, a proseguire l’attività lavorativa, nonché flessibilità in uscita con anticipazione dell’età pensionabile.

10. Agire prima, agire subito: garantire diagnosi e presa in carico ai bambini con disabilità

Intervenire bene prima, significa intervenire meno dopo ed evitare le vergognose liste d’attesa nell’età della vita in cui l’intervento di cura risulta più efficace. E’ indispensabile che il nostro Paese ottemperi alle raccomandazioni dell’Onu in materia di salute e disabilità, a partire dalla raccolta di dati relativi all’età 0-5 anni.

11. Tutti a scuola, senza se e senza ma: garantire l’inclusione scolastica

La scuola è un luogo naturale per l’inclusione sociale delle persone con disabilità e per favorirne l’acquisizione di adeguate competenze ed abilità in vista della partecipazione attiva al contesto sociale e/o di un futuro inserimento nel mondo del lavoro. Le persone con disabilità “vissute” come ricchezza ed opportunità di crescita per tutti e non come “problema” impongono all’intero sistema scolastico di ri-orientare il proprio approccio in chiave inclusiva, operando prioritariamente sull’approccio culturale, ma anche garantendo un’adeguata e qualificata presenza di figure formate, a partire dai docenti curricolari fino al personale ATA, nonché introducendo innovativi sistemi educativi e di apprendimento quali strumenti informatici, lavagne interattive, tecniche e linguaggi semplificati.

12. Meno assistenza+lavoro=maggiore inclusione sociale: garantire l’inclusione lavorativa

Recenti provvedimenti normativi consentono alle aziende di sottrarsi agli obblighi previsti dalla L. 68/99. Di fatto, l’accesso al mondo del lavoro vero delle persone con disabilità rimane una chimera e comporta una reale discriminazione addirittura doppia nel caso delle donne con disabilità. Investire per creare opportunità di lavoro significa avere cittadini con pari diritti, ma anche con pari doveri. Si richiede un formale impegno a creare concrete opportunità dando piena applicazione alla Legge 68 e potenziando il sistema di formazione professionale.

13. Rendiamo tutto più facile: garantire l’accessibilità della formazione ed informazione per le persone con disabilità intellettiva

Le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale hanno diritto ad accedere all’informazione, alla formazione ed alla cultura in condizioni di pari opportunità con gli altri. Occorre mettere in campo e sviluppare strumenti e buone prassi, quali soprattutto il linguaggio facile da leggere e da comprendere, per rendere accessibili le opportunità di formazione e informazione.

Roma, 5 febbraio 2013

Area Comunicazione e Politiche Sociali

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