COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO ANFFAS E ANGSA. DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO: ATTENZIONE AI NUOVI CASI DI FANTOMATICHE “CURE”!

ANFFAS E ANGSA CHIEDONO L’INTERVENTO DEL MINISTRO DELLA SALUTE ROBERTO SPERANZA PER LA TUTELA DELLE PERSONE CON DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO E DEI LORO FAMILIARI

“Chiediamo urgentemente l’intervento del Ministro della Salute Roberto Speranza al fine di tutelare le persone con disturbi dello spettro autistico e le loro famiglie da persone che si spacciano per professionisti e dalle loro fantomatiche cure che altro non sono che mere falsità”: così Anffas Nazionale e Angsa (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), attraverso una lettera a firma congiunta dei rispettivi presidenti Roberto Speziale e Benedetta Demartis, hanno chiesto l’intervento urgente del Ministro della Salute Roberto Speranza denunciando l’ennesimo caso di diffusione di false notizie relative a trattamenti in grado di curare l’autismo. A portare all’attenzione di Anffas e Angsa questo nuovo episodio di mistificazione è stata la Federazione Nazionale Ordine dei TSRM e delle Professioni Sanitarie, Tecniche della Riabilitazione e della Prevenzione, che ha segnalato un sedicente operatore – dichiaratosi osteopata ma senza indicare l’iscrizione ad un ordine professionale e senza risultare neanche iscritto all’Ordine Professionale dei Medici e a quello dei TSRM PSTRP – che parla dell’autismo come di “una risposta del corpo a una situazione disfunzionale, a un malessere, il cui trattamento dipenderà dalle esigenze di ogni singolo minore”, e che afferma che “L’osteopatia deve essere parte integrante di un team e di un trattamento multisistemico, in cui è possibile stabilire una scala di priorità nell’intervento terapeutico”. Ad aggravare la situazione anche il fatto che questa persona dica di aver prestato servizio presso uno dei Centri IDO – Istituto di Ortofonologia, con sede a Roma, un ente accreditato dal Ministero della Salute e quindi soggetto all’accreditamento di denaro pubblico. Siamo di fronte quindi all’ennesimo nuovo caso di falsa informazione totalmente priva di evidenza scientifica – ricordiamo che il trattamento sopracitato non rientra nella Linea Guida 21 “Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti”, il documento elaborato dall’Istituto Superiore di Sanità mediante un processo di revisione sistematica della letteratura e delle opinioni di esperti – che mira al puro sensazionalismo e che fa leva sulle fragilità delle famiglie desiderose di aiutare i propri cari con disturbi dello spettro autistico e di conseguenza facili prede di questi fantomatici professionisti. Non è la prima volta infatti che vengono alla luce simili casi che altro non fanno che arrecare grossi danni alla salute delle persone con disturbi dello spettro autistico e alimentare speranze infondate nei familiari, soprattutto nelle famiglie dei bambini che hanno ricevuto da poco la diagnosi e che al momento della comunicazione di questa possono trovarsi smarriti e privi di punti di riferimento e di una rapida presa in carico pubblica. Per questo motivo Anffas e Angsa, da sempre distanti da chi si improvvisa esperto del settore e da terapie mai validate e da sempre in opera per la tutela delle persone e delle famiglie coinvolte in questo ambito, hanno chiesto al Ministro di intervenire per capire se quanto denunciato dall’ordine corrisponda al vero ed in caso prendere le necessarie misure del caso, di mettere in atto iniziative non solo volte ad assicurare che le prestazioni rese a carico del SSN siano effettivamente ed esclusivamente comprese tra quelle riconosciute e validate scientificamente, ma anche volte a tutelare in misura maggiore le persone con disturbi dello spettro autistico ed i loro familiari da chi propone trattamenti miracolosi senza alcun fondamento scientifico, ed infine, sempre a tutela delle famiglie e delle persone con disturbi dello spettro autistico, di riconoscere un ruolo attivo delle associazioni maggiormente rappresentative in tutte le fasi di elaborazione di atti, provvedimenti e decisioni, a partire dalla revisione delle linee guida, relativi a tutti gli ambiti di interesse delle famiglie.

Roma, 19 novembre 2019

Area Relazioni Istituzionali, Advocacy e Comunicazione Anffas Nazionale comunicazione@anffas.net 06.3212391 – 06.3611524

LA SCUOLA È INIZIATA MA NON PER TUTTI!

COMUNICATO STAMPA

Anffas

Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale

  

LA SCUOLA È INIZIATA MA NON PER TUTTI!

Anffas si rivolge ai Dirigenti Scolastici affinché si impegnino attivamente a vigilare e prevenire disfunzioni, disguidi e ritardi per una giusta inclusione scolastica degli alunni con disabilità

 In questi giorni sta iniziando il nuovo anno scolastico 2019/2020 per più di 7.682.635 di bambini e ragazzi. La scuola però non è iniziata proprio per tutti gli studenti: come ogni anno, infatti, con l’avvio dell’anno scolastico, sono state numerose le segnalazioni pervenute presso la sede Nazionale di Anffas relative ai tanti problemi che gli studenti con disabilità e i loro familiari devono affrontare e di cui di seguito facciamo un elenco che ovviamente è nella realtà molto più lungo:

–          difficoltà di trasporto scolastico;

–          mancanza all’assistenza di igiene personale, rispettando il genere;

–          difficoltà relativa alla redazione o all’aggiornamento del PEI (Piano Educativo Individualizzato);

–          mancanza all’assistenza specialistica per l’autonomia e per la comunicazione;

–          mancanza o ritardo nell’assegnazione dell’insegnante di sostegno;

–          insufficiente numero di ore di sostegno didattico rispetto al PEI;

–          formazione delle classi rispettando il numero consentito.

Sono più oltre 245.000 gli alunni e studenti con disabilità che per poter frequentare la scuola, in condizioni di pari opportunità con i loro compagni senza disabilità, necessitano di idonei sostegni, tra cui insegnanti curriculari adeguatamente formati, insegnante di sostegno, assistente all’autonomia ed alla comunicazione, assistente igienico personale, supporti didattici personalizzati, prime classi formate secondo i limiti normativi, abbattimento delle barriere architettoniche e sensopercettive, trasporto scolastico, etc.

Ogni anno, le famiglie e gli studenti con disabilità all’inizio dell’anno scolastico incontrano queste difficoltà che spesso poi si protraggono per l’intero anno di scuola e ostacolano o addirittura negano la piena inclusione scolastica e il loro diritto all’istruzione trasformando questo inviolabile diritto in un incubo.

Questo inizio di anno scolastico è ancor più particolare, essendo entrato in vigore, il 12 settembre 2019, il decreto legislativo n. 96/2019 che ha introdotto significative novità al decreto legislativo n. 66/2017, già disciplinante i processi di inclusione scolastica degli alunni con disabilità.

Infatti, con le novità introdotte si prevede che a scuola il team dei docenti contitolari o il consiglio di classe, insieme ai genitori e alle figure professionali che hanno in carico quel determinato alunno con disabilità (sia dentro che fuori la scuola, quindi anche Asl, operatori della riabilitazione, responsabili degli interventi sociali, non solo più quelli dell’Ente Locale di riferimento) condividano l’intera congerie dei supporti da attivare per il raggiungimento di chiari e predeterminati obiettivi sia didattici che educativi, esplicitando in maniera completa gli strumenti, strategie e le modalità per realizzare  un  idoneo ambiente  di  apprendimento nelle dimensioni della relazione, della socializzazione, della comunicazione, dell’interazione, dell’orientamento e delle autonomie, nonché gli indicatori di esito con cui durante l’anno monitorare l’andamento degli interventi e semmai ricalibrare il tutto. A tali incontri, previsti anche durante il corso dell’anno scolastico, dovrà partecipare, nelle scuole secondarie di secondo grado, anche l’alunno con disabilità (nel rispetto del diritto all’autodeterminazione come indicato dalla Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità) e pertanto occorrerà anche utilizzare strategie e tecniche di partecipazione efficace per raccogliere i desideri e le aspettative dell’alunno.     Anche se le nuove norme sono entrate in vigore a partire dal 1 settembre 2019, fino a tale data vi era ancora la vecchia disciplina che onerava comunque gli Istituti nel predisporre entro lo scorso 30 luglio degli incontri (chiamati GLHo) con i quali prevedere un primo embrionale PEI, nel quale condividere le ore di sostegno didattico da richiedere all’Amministrazione Scolastica e l’individuazione, anche in termini di quantità e qualità, delle altre risorse professionali, (assistente specialistico, semmai con determinate competenze, ecc.) in base allo specifico percorso personalizzato programmato per quel dato alunno. Quindi se tutto ciò non partirà subito sin dal primo giorno dell’anno scolastico per ciascun alunno, molto potrà essere dipeso dalla mancata predisposizione per tempo di tutta tale attività ed occorrerà subito intervenire ricordando anche che in passato alcuni Dirigenti Scolastici, unitamente a quelli degli altri Enti preposti, sono stati condannati per non aver dato il giusto impulso durante l’estate a tali attività, arrivando a settembre con ritardi clamorosi nella messa in atto di tutto quanto utile perché il primo giorno di scuola lo fosse per tutti.     A tal fine, Anffas ha anche avviato una campagna di monitoraggio sull’intero territorio nazionale mobilitando tutte le basi associative così da tutelare sin dal primo giorno di scuola tutti gli alunni con disabilità e consentire loro di avere tutti i servizi e tutti i sostegni necessari, per assicurare condizioni di parità con tutti gli altri studenti e per rendere davvero concreta l’inclusione scolastica.

“Auspichiamo che queste segnalazioni vengano in primis prese in considerazione dai Dirigenti Scolastici”, commenta Roberto Speziale presidente nazionale Anffas “e proprio a questi ultimi ci rivolgiamo per chiedere di sorvegliare affinché tutti i supporti ed i sostegni siano per tempo predisposti in maniera idonea, e ciò per far sì che il primo giorno di scuola sia tale per tutti”.

“Da più di 60 anni” continua Roberto Speziale Anffas lavora e lotta per il diritto allo studio dei bambini e dei ragazzi con disabilità di ogni ordine e grado perché l’educazione e l’istruzione rappresentano pilastri fondamentali nella vita e non è più accettabile vedere ulteriori mancanze in tal senso”.

Queste preoccupazioni non devono essere tali soltanto per i genitori, ma i Dirigenti devono lavorare e verificare che non vi siano questi disservizi che creano ulteriori problemi e angosce, oltre che agli studenti con disabilità, anche ai genitori che in casi estremi e molto sfiduciati arrivano al pensiero estremo di ritirare i propri figli dall’ambiente scolastico”, continua Speziale.

“Sulla base di queste forti preoccupazioni e per far venire alla luce tutte le disfunzioni e le carenze” conclude il presidente Anffas “invitiamo tutti i genitori e familiari a segnalarle all’indirizzo nazionale@anffas.net”.

                                                              Roma, 16 settembre 2019

È ON- LINE LA GUIDA TURISTICA DELL’ABRUZZO IN LINGUAGGIO “EASY TO READ”

Con grande orgoglio pubblichiamo la guida turistica scritta in linguaggio “easy to read” realizzata dalle persone con disabilità delle quattro Anffas protagoniste del progetto “Abruzzo per tutti, con il valore di ognuno – Le persone con disabilità protagoniste e risorsa per una regione inclusiva”*: Anffas Martinsicuro, Anffas Ortona, Anffas Pescara e Anffas Sulmona.

Anffas Regione Abruzzo resta a disposizione per ogni maggiore informazione sul progetto e per la divulgazione della guida.

Buona lettura e buon viaggio attraverso le bellezze della nostra regione!

*Progetto  “Abruzzo per tutti, con il valore di ognuno– Le persone con disabilità protagoniste e risorsa per una regione inclusiva”, presentato da Anffas Regione Abruzzo in partenariato con Anffas onlus Martinsicuro, Anffas onlus Ortona, Anffas onlus Pescara e Anffas onlus Sulmona in riferimento all’Avviso Pubblico per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza regionale promossi da organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale per la realizzazione di attivita’ di interesse generale di cui all’art. 5 del codice del terzo settore e finanziato dalla Regione Abruzzo- Dipartimento per la Salute e il Welfare – Servizio per la programmazione sociale e il sistema integrato socio sanitario.

COMUNICATO STAMPA: A Celano il 23 agosto le Anffas d’Abruzzo insieme per la  1^ Mostra mercato e laboratori interattivi

A Celano il 23 agosto le Anffas d’Abruzzo insieme per la 1^ Mostra mercato e laboratori interattivi

Un altro importante appuntamento per le Anffas abruzzesi in questa estate 2019.

Si terrà venerdì 23 agosto a Celano la 1^Mostra mercato e Laboratori interattivi a cura delle Anffas d’Abruzzo.

Una manifestazione in cui le associazioni Anffas esporranno i lavori e i prodotti dei diversi laboratori e presenteranno progetti e attività delle sedi locali, con la partecipazione attiva delle persone con disabilità. Le stesse terranno anche laboratori interattivi!

L’evento dal titolo Artigiani e Artigianalità, persone con disabilità protagoniste, con il patrocinio del Comune di Celano, si inserisce nel programma dei festeggiamenti sei SS. Martiri e si svolgerà dalle ore 9.00 alle 20.00 presso il Parco della Rimembranza (dietro il Castello).

Si tratta di una ulteriore occasione di inclusione – sottolinea Maria Pia Di Sabatino, Presidente Anffas Regione Abruzzo, – che vede le Anffas della nostra regione unite per favorire l’autorappresentanza e la valorizzazione dei talenti delle persone con disabilità.

Un ringraziamento alle Anffas locali e in particolare alla presidente di Anffas onlus Avezzano, Domenica Di Salvatore, il cui impegno è stato fondamentale per l’evento.

Un grazie speciale infine agli organizzatori, al comitato dei Santi Martiri e al Comune di Celano –conclude la Presidente– che ci offrono tale straordinaria opportunità.

                                                          Maria Pia Di Sabatino

                                                         Presidente Anffas Regione Abruzzo

Pescara, 26 luglio 2019: EVENTO FINALE “Abruzzo per tutti, con il valore di ognuno – Le persone con disabilità protagoniste e risorsa per una regione inclusiva”

Si terrà venerdì 26 luglio a Pescara alle ore 17,00 l’evento finale del progetto “Abruzzo per tutti, con il valore di ognuno – Le persone con disabilità protagoniste e risorsa per una regione inclusiva”*
Nell’evento le persone con disabilità protagoniste del progetto, iniziato nel mese di settembre 2018, racconteranno le tappe e le emozioni del percorso e con orgoglio distribuiranno il risultato del loro lavoro: una guida turistica dell’Abruzzo in linguaggio “easy to read” (facile da leggere e da capire).
Vi aspettiamo numerosi!
Guarda la locandina/programma:
*Progetto  “Abruzzo per tutti, con il valore di ognuno– Le persone con disabilità protagoniste e risorsa per una regione inclusiva”, presentato da Anffas Regione Abruzzo in partenariato con Anffas onlus Martinsicuro, Anffas onlus Ortona, Anffas onlus Pescara e Anffas onlus Sulmona in riferimento all’Avviso Pubblico per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza regionale promossi da organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale per la realizzazione di attivita’ di interesse generale di cui all’art. 5 del codice del terzo settore e finanziato dalla Regione Abruzzo- Dipartimento per la Salute e il Welfare – Servizio per la programmazione sociale e il sistema integrato socio sanitario.

LA PERSONA AL CENTRO DI TUTTO: ANFFAS NAZIONALE SUPPORTA E CONDIVIDE LA RICHIESTA DI ANFFAS PUGLIA PER LA SOSPENSIONE DELL’ATTUAZIONE OPERATIVA DEL REGOLAMENTO REGIONALE SULLE STRUTTURE RESIDENZIALI

Anffas Nazionale si unisce e supporta Anffas Puglia nella sua richiesta di sospensione
dell’attuazione operativa del Regolamento Regionale sulle strutture residenziali RSA e CD n°4
e n° 5 convalidato con DGR nel 2019 rivolta alla Regione Puglia tramite il comunicato stampa
odierno.

 

Leggi il comunicato stampa di Anffas Puglia:

CS_RICHIESTA DI SOSPENSIONE DELL’ATTUAZIONE OPERATIVA DEL REGOLAMENTO N° 5

COMUNICATO STAMPA: MINISTERO DELLA FAMIGLIA E DISABILITÀ, GLI AUGURI DI ANFFAS AL NEO MINISTRO ALESSANDRA LOCATELLI

COMUNICATO STAMPA

Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale

 

 

MINISTERO DELLA FAMIGLIA E DISABILITÀ, GLI AUGURI DI ANFFAS AL NEO MINISTRO ALESSANDRA LOCATELLI

 

“Esprimiamo i migliori auguri di buon lavoro al nuovo ministro della Famiglia e Disabilità Alessandra Locatelli” dichiara Roberto Speziale, presidente nazionale di Anffas – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale a nome di Anffas Tutta.

“Consapevoli della sua esperienza in questo particolare ambito e della sua sensibilità verso i temi che sono propri del dicastero che da ieri l’On. Locatelli guida” prosegue il presidente “diamo sin da ora la nostra disponibilità alla collaborazione e al confronto per arrivare ad una società che sia realmente inclusiva e che garantisca concretamente pari diritti e opportunità”.

                                                                                                                                                                                                                                                           Roma, 11 luglio 2019

Area Relazioni Istituzionali, Advocacy e Comunicazione Anffas

Tel. 06/3212391

comunicazione@anffas.net

ANFFAS, CONCLUSA L’ASSEMBLEA 2019, L’ASSOCIAZIONE HA APPROVATO LE MODIFICHE DELLO STATUTO E HA DEFINITO IL SUO NUOVO COMPLESSIVO ASSETTO ALLA LUCE DELLA RIFORMA DEL TERZO SETTORE

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 COMUNICATO STAMPA

Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettiva e disturbi del neurosviluppo

ANFFAS: CONCLUSA L’ASSEMBLEA NAZIONALE 2019

L’ASSOCIAZIONE HA APPROVATO LE MODIFICHE DELLO STATUTO E HA DEFINITO IL SUO NUOVO COMPLESSIVO ASSETTO ALLA LUCE DELLA RIFORMA DEL TERZO SETTORE

Si è chiusa venerdì 31 maggio u.s. l’Assemblea Nazionale di Anffas, svoltasi a Roma, presso il Centro Congressi Frentani, che ha visto la presenza di oltre 350 partecipanti, provenienti da tutta Italia.

Nel corso delle tre giornate assembleari si è dato vita ad un ampio confronto sullo stato dell’arte della Riforma del Terzo Settore e sulle opportunità che la stessa comporta, ma anche sulle non poche criticità riscontrate a causa della mancata emanazione di alcuni Decreti attuativi, nonché dalla mancata istituzione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore. Infatti, la mancanza di tali atti rende molto incerto il quadro normativo di riferimento e difficili le stesse scelte da compiere da parte di tutti i singoli enti che sono chiamati ad adeguarsi alla riforma stessa entro il prossimo 3 agosto.

Oltre alle modifiche apportate allo statuto ed al regolamento di Anffas Nazionale l’assemblea ha approvato gli schemi dei nuovi statuti e della nuova riorganizzazione dell’intera struttura associativa per adeguarli, appunto, alle previsioni della Riforma.

Le principali novità sono:

–          La connotazione di Anffas Nazionale quale “rete associativa”, assumendone le relative funzioni in favore degli enti aderenti e svolgendo anche attività di coordinamento, tutela, rappresentanza, promozione e supporto degli enti del Terzo Settore propri associati e delle loro attività;

–          L’acquisizione della nuova denominazione “Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con disabilità intellettiva e disturbi del neurosviluppo”, così ribadendo la centralità delle stesse persone con disabilità nella partecipazione attiva alla stessa vita associativa;

–          L’ampliamento delle attività associative statuendo che Anffas opera a tutti i livelli prioritariamente in favore di persone con disabilità intellettiva e disturbi del neurosviluppo, anche derivanti da malattie rare, e delle loro famiglie, nonché in favore di persone svantaggiate o in condizione di fragilità;

–          L’istituzione di un Consiglio Nazionale composto, di diritto, da tutti i Presidenti e Coordinatori delle Anffas Regionali e dai Presidenti della Fondazione Nazionale “Dopo di noi” Anffas e del Consorzio la Rosa Blu;

–          Il rafforzamento della Piattaforma Italiana degli Autorappresentanti (PIAM), fondata dal movimento “Io cittadino” ed aderente, a livello europeo, ad EPSA, attraverso la previsione della costituzione di gruppi locali e regionali e con diritto di partecipazione attiva alla vita associativa ai vari livelli. Il tutto in coerenza con la dichiarazione di Roma del 15 maggio 2015 sul diritto al sostegno alla presa di decisioni delle persone con disabilità intellettiva.

Non vi è dubbio che tutte le nostre organizzazioni, in questi mesi, sono state e saranno ancora coinvolte in un impegnativo e per nulla semplice lavoro di trasformazione ed adeguamento a quanto previsto dalla Riforma” – afferma Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas – “una riforma che, non bisogna interpretare come manutentiva ma bensì ri-fondativa. Per fare ciò occorre mettere al primo posto il suo spirito innovativo, che deve spingere gli Enti del Terzo Settore ad effettuare una autoanalisi in termini valoriali, tecnici, gestionali, giuridici, contabili, strategici ed organizzativi”.

Infatti la Riforma del Terzo Settore dichiara di “riconosce il valore e sostenere l’iniziativa dei cittadini che cooperano, anche in forma associata, a perseguire il bene comune, a potenziare i livelli di cittadinanza attiva, di coesione e protezione sociale, favorendo la partecipazione, l’inclusione e il pieno sviluppo della persona e a valorizzare il potenziale di crescita e di occupazione lavorativa”.

Pertanto “Il nostro auspicio è che sia proprio questa la vera finalità della riforma, senza che la stessa si trasformi, come in alcuni casi sembra essere, in un sistema estremante complesso e burocratico. Sistema che rischia di penalizzare il mondo delle associazioni a vantaggio di altri enti o del “mercato”.”

“Se lo Stato attraverso la riforma, come detto – continua il presidente – si prefigge di dare valore e riconoscere la funzione sociale degli enti del Terzo settore e dell’associazionismo quale espressione di partecipazionesolidarietà e pluralismo, promuovendone lo sviluppo e favorendone l’apporto originale per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, lo deve fare senza costringere il nostro mondo ad inutili e farraginosi “orpelli” che rischiano, paradossalmente, di mettere “fuori gioco” una miriade di realtà associative sotto il peso di adempimenti, controlli e nuovi oneri, non sempre sostenibili”.

In buona sostanza, conclude Speziale, Anffas ha voluto fortemente interpretare la riforma come un’opportunità di cambiamento per innovarsi e sviluppare nuove competenze e capacità. Ed è In forza di tale assunto che Anffas continuerà ad operare per essere sempre all’altezza del suo ruolo, grazie allo storico e forte radicamento territoriale ed al suo essere grande associazione di famiglie e persone con disabilità, ma continuerà anche a vigilare affinché la riforma non finisca con lo snaturare gli elementi valoriali che la stessa dichiara di voler perseguire”.

Gli atti dei lavori dell’Assemblea saranno a breve disponibili sul sito www.anffas.net.

Roma, 3 giugno 2019

Area Relazioni Istituzionali, Advocacy e Comunicazione Anffas Onlus

Tel. 06/3212391

comunicazione@anffas.net

 

 

Assemblea Nazionale delle Associazioni Socie Anffas Onlus

Fonte: www.anffas.net

Si avvicina l’appuntamento con l’Assemblea Nazionale delle Associazioni Socie Anffas Onlus che si svolgerà a Roma il 29, 30 e 31 maggio p.v. presso il Centro Congressi Frentani.

L’Assemblea avrà inizio alle 14.30 di mercoledì 29 e si chiuderà alle 13.00 di venerdì 31 maggio.
L’appuntamento prevede la presenza dei rappresentanti delle Associazioni Locali socie, ma è aperta alla partecipazione di tutti i componenti dell’Unitaria Struttura Associativa e ad altri soggetti a vario titolo afferenti alla rete Anffas.

In particolare quest’anno l’Assemblea si svolgerà in sessione ordinaria e straordinaria per procedere all’adeguamento tecnico e giuridico derivante dalla Riforma del Terzo Settore ed al conseguente riassetto della struttura Associativa Anffas. Per questo, durante i lavori assembleari delle tre giornate, oltre ai consueti adempimenti statutari, si procederà alla modifica dello Statuto Anffas Nazionale ed alla condivisione del nuovo assetto della Rete Anffas a tutti i suoi livelli.

In concomitanza con le tre giornate assembleari, è in programma anche la formazione degli Autorappresentanti inerente al Progetto “ETS, Sviluppo in Rete, il nuovo progetto di Anffas Onlus Nazionale realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali per annualità 2017 a valere sul fondo per il finanziamento dei progetti e attività d’interesse generale nel terzo Settore di cui all’art.72 del d. legislativo n.117/2017 e collegato alla Riforma del Terzo Settore.
La formazione degli Autorappresentanti si concentrerà su temi rispetto la Riforma e i cambiamenti che coinvolgeranno le Associazioni come Anffas.

Seguiranno aggiornamenti, anche attraverso la pagina facebook www.facebook.com/AnffasOnlus.naz sulla quale sarà realizzato un aggiornamento in diretta durante tutto il corso dei lavori.

Se l’ABA è prevista all’interno di un progetto individuale ex art. 14 Legge 328/00, la ASL è tenuta a garantirla in forma di assistenza diretta o indiretta

fonte: http://www.anffas.net

 

Se l’ABA è prevista all’interno di un progetto individuale ex art. 14 Legge 328/00, la ASL è tenuta a garantirla in forma di assistenza diretta o indiretta

È accaduto in Provincia di Salerno, ma potrebbe ripetersi in tante altre parti d’Italia.

I genitori di un minore con disturbo nello spettro autistico chiedono che si definisca per il loro figliolo un progetto individuale ai sensi dell’articolo 14 Legge n. 328/00, anche per l’attivazione di un intervento terapeutico secondo la metodologia ABA (Applied Behaviour Analysis), ossia una metodica basata sull’analisi del comportamento.

La Asl di Salerno, insieme all’Ente Locale, definisce un progetto  di “presa in carico globale” ai sensi appunto dell’articolo 14 Legge n. 328/00, considerando che  non sia solo la Asl a sostenere tale progetto con l’intervento ABA, ma che in esso siano garantiti più interventi, tra loro coordinati proprio attraverso il ridetto progetto e tutti tendenti verso obiettivi condivisi, prevedendo altresì un intervento ABA erogato attraverso un centro accreditato proprio per un siffatto servizio specializzato e dedicato.
Volendo la famiglia che gli interventi ABA fossero garantiti attraverso l’assistenza indiretta, ovvero il rimborso alla famiglia da parte della Asl delle spese sostenute per dei professionisti scelti direttamente dalla stessa (precisamente tre tecnici ABA e un supervisore) va innanzi al Giudice di Salerno, vedendosi rigettata una prima volta tale richiesta, reclama il primo provvedimento del Giudice, ma si vede confermare con un decreto che rigetta le sue istanze.

Dalla lettura del decreto di rigetto del Tribunale di Salerno n. 7904 del 28.03.2019, si evince che la presa in carico è stata opportunamente prevista in via globale, investendo più Amministrazioni, anche in conformità di quanto previsto dall’art. 3 della Legge n. 134/2015 che chiaramente considera come attivabili dalle Regioni, in quanto necessari, una congerie di interventi che siano anche volti a sostenere la famiglia ed a garantire la presa in carico nei vari contesti di vita. Tutto ciò secondo il Tribunale di Salerno “trova concretizzazione nello strumento del progetto individuale per la persona disabile previsto dall’articolo 14 Legge n. 328/00”, anche perché mette in campo azioni, interventi e responsabilità che non possono esaurirsi solo rispetto alla Asl di turno. 
Anzi continua il Tribunale “lo strumento del progetto individuale consente, mediante il sinergico coordinamento tra gli enti competenti alla erogazione delle varie prestazioni socio-sanitarie, la presa in carico globale del minore affetto da disturbo dello spettro autistico che è alla base della metodica ABA”.
Tra l’altro, nel decreto viene ricordato che “l’ABA, come si apprende dalla letteratura scientifica, non è di per sé una terapia per l’autismo, ma più propriamente una metodica e, tuttavia, molte applicazioni sono state sviluppate per favorire lo sviluppo cognitivo di bambini con disturbi di origine diversa, fra cui i bambini autistici”.  

Ma viene acclarato il principio secondo cui l’assistenza indiretta spetta solo nel caso in cui la Asl non sia in grado di erogare le prestazioni prescritte nel progetto o con propri professionisti o idonei centri accreditati.
Dichiara Roberto Speziale, presidente Nazionale di Anffas Onlus (Associazione Nazionale Famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale): “Si tratta di un ulteriore pronunciamento della Magistratura che conferma la validità del progetto individuale di cui all’articolo 14 della Legge n. 328/00 per rendere concretamente esigibili le prestazioni ed i servizi inserite nello stesso, anche quelli riguardanti il trattamento  per le persone con disturbi nello spettro autistico. Il decreto fa anche chiarezza rispetto a quali condizioni occorrano per far scattare il diritto all’assistenza indiretta, che in questo caso non è stato riconosciuto, avendo dimostrato l’Azienda Sanitaria che le prestazioni erano garantite da un idoneo centro accreditato. Cosa diversa, sarebbe stata laddove non vi fosse stato un servizio garantito dalla Asl coerente col progetto.”